Vedova Nera #1

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    Queen of Hel

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    Dopo il grandissimo successo che il personaggio ha avuto nei film, la Marvel ha deciso di dedicare nuove storie anche a una delle spie più famose dei fumetti Marvel: Natasha Romanoff alias Black Widow, rendendola di nuovo protagonista di una serie regolare.
    La sceneggiatura è stata affidata a Nathan Edmondson e i disegni a Phil Noto. Il duo ci offrirà uno sguardo sulle avventure in solitario dell'eroina e della vita che conduce mentre non è impegnata a combattere insieme ai Vendicatori.
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    Le storie della Romanoff sono pubblicate in Italia dalla Panini, in brossurati che usciranno a cadenza bimestrale.
    La collana di riferimento è Marvel Saga.
    Questo primo numero ha due diverse copertine: una regular, disegnata da Phil Noto e una variant, firmata niente meno che da Milo Manara.
    È un punto di inizio ideale sia per i lettori di vecchia data che conoscono già le origini di questo personaggio (che non rimarranno comunque senza sorprese), sia per chi si è avvicinato da poco al mondo dei fumetti, poichè non è influenzato dai Grandi Eventi o dai Crossover.

    Commento

    Il personaggio di Natasha Romanoff è estremamente interessante e avvolto nel mistero. Negli anni le sono state dedicate molte storie, ma in Italia non era mai arrivata ad avere un'intera serie di albi dedicati, spesso però compariva come Comprimaria negli spillati di altri eroi, oppure in raccolte.

    La storia riesce a catturare fin dalle prime pagine: sappiamo molto poco della vita che svolgono gli eroi quando non sono in missione per salvare la terra, e questa serie ci mostra proprio cosa accade in quei momenti tra un'invasione aliena e una catastrofe spazio temporale.
    Niente paura, questi albi non consistono in una serie ininterrotta di vignette in cui Natasha beve cioccolato caldo e guarda serie TV su Netflix. È presente una buona dose di azione e parecchio spionaggio, proprio come ci si aspetta che sia in una serie sulla Vedova Nera, inoltre l'approfondimento psicologico è graduale e approfondito, con uno immancabile sguardo al passato della donna. È un buon primo numero e sembra presagire sviluppi interessanti per la serie, sperando che la storia non cada vittima dei clichè.

    Questa saga è molto interessante dal punto di vista artistico, come ci si aspetta leggendo il nome di Phil Noto. I dialoghi sono quasi del tutto assenti, sostituiti dai pensieri di Natasha che in prima persona commenta le missioni che sta svolgendo e riflette sui propri errori e le conseguenze del proprio operato. Potremmo seguire in maniera separata i disegni e le parti narrate, infatti i primi mostrano in maniera estremamente dinamica le azioni dei personaggi, effetto accentuato anche dall'assenza di bordi ben definiti e dal restringersi delle vignette man mano che la situazione si complica, mentre la narrazione procede su un piano separato. Una delle cose che mi ha colpito maggiormente è come i due autori siano riusciti a rendere alla perfezione il distacco che caratterizza questo personaggio.

    La lettura unitaria iniziale potrebbe risultare a volte troppo dilatata, a causa della mancanza di dialoghi, e alcune vicende sono talmente frenetiche da necessitare un secondo sguardo più accurato alle singole vignette.
    Le tavole, dallo stile noir e dai contorni soffusi, sono dominate dai toni caldi del rosso dei capelli di Natasha, che sembrano fluttuare e creare un'aura che la fa risaltare sugli sfondi chiari.
    Da notare il nome con cui Nat chiama il gatto nero che è intenzionato ad “adottarla”: infatti Liho è una personificazione di cattiva fortuna nella mitologia slava. Che sia un indizio sul futuro della nostra Black Widow?


    Riassunto (contiene spoiler)

    Raison d'être (Raison d'être)

    Questo racconto già dalle prime pagine ci mostra le competenze di Natasha come spia e le sue doti persuasive, infatti convince un uomo che si era barricato in una stanza con dell'esplosivo addosso a non uccidersi, manipolandolo e consegnandolo poi alle autorità.
    Successivamente assistiamo ad uno dei pochi dialoghi della storia, che avviene tra Natasha e il suo avvocato Isaiah, il quale le ha trovato un nuovo incarico da svolgere. Scopriamo che il fine della Vedova non è il guadagno, ma espiare le colpe del proprio passato. Poco dopo parte per Dubai e si introduce nella stanza d'albergo di un malvivente e sembra intenzionata ad ucciderlo, ma alla fine scopriamo che il suo intento era proteggerlo da un sicario.
    Infine Natasha torna al suo appartamento nel quartiere di little Ucraine a New York e ripensa a quanto tempo ci vorrà affinch riesca a sentirsi a posto con sé stessa, mentre un piccolo gatto nero, che lei chiama Liho, cerca di entrare nella sua vita.

    Il gioco di Shanghai (Shangaied)

    Le prime tavole di questa storia ci mostrano in un flashforward Natasha in serie difficoltà, infatti è tenuta sotto tiro da un uomo la cui identità ci è ancora ignota.
    Girando pagina scopriamo che poche ore prima aveva accettato un incarico da un uomo di nome Lin, il quale le chiede di rintracciare una persona, che Natasha intuisce essere il figlio, ma la missione fallisce in quanto sia il ragazzo sia Lin vengono uccisi dallo Scorpione di Ferro (l'uomo che nella prima pagina minaccia la Vedova con una pistola), che si era finto un domestico di quest'ultimo. Il vero obiettivo dello Scorpione è vendicarsi della spia, la quale aveva ucciso suo fratello durante una missione. Alla fine Natasha riesce a scamparla, ma non a catturare l'omicida. Contemporaneamente Isaiah si occupa di una piccola organizzazione che voleva minacciare la sua cliente, dimostrandosi estremamente pragmatico. La storia si conclude con Nat che torna a casa e vede il gatto nero che si arrampica sulla sua finestra.

    Edited by Jean Grey - Phoenix - 3/5/2017, 04:28
     
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